LEZIONE 9
Architettura e presenze delle superfici
Lo studio dell'architettura contemporanea è inevitabilmente influenzato in modo bidirezionale dalle arti plastiche, dal cinema e dalle belle arti. Le tendenze del Dadaismo e del Futurismo sono nate con riferimento alle "nuove arti plastiche". Il mondo dei raster e dei pixel è una delle tappe più importanti dell'informatica, basata sul rendering grafico con schermate bitmap che aprono il mondo di superficie. Inizialmente, i terminali dell'era DOS avevano schermi lineari e non si basavano sul sistema "what you see is what you get" su cui si basa la computer grafica. Lo schermo è di assoluta importanza.
Anche nell'architettura, il soggetto a noi più familiare, si stabilisce una forte relazione visiva, che si articola nella facciata, che non è più senza volto, ma partecipa attivamente e fortemente al più ampio mondo rasterizzato. Ad esempio, la torre dell'acqua di Barcellona è caratterizzata da una facciata simile a uno schermo con molti pixel, così come la ristrutturazione del mercato di Santa Caterina a Barcellona di Miralles e Tagliabue. Loro stessi affermano che per "idealizzare" e comporre i colori dell'involucro, si sono ispirati ai colori classici del mercato, quelli della frutta e degli alimenti più comuni, e li hanno pixelati per consentire combinazioni di colori atipiche.
Il mondo dell'elettronica comincia a essere incorporato anche nelle strutture architettoniche, come dimostra il grande progetto di Herog & de Meuron per lo stadio del Bayern Monaco. Il lavoro dello studio si basa sull'elaborazione di volumi tridimensionali molto compatti, che vengono elevati dalla superficie. Nell'esempio specifico dello stadio di Monaco, l'interconnessione di un gran numero di luci LED interconnesse viene comunicata all'esterno attraverso la sua "pelle superficiale", che diventa un mezzo interattivo attraverso il quale è possibile elaborare colori e testi. Il materiale che compone la pelle superficiale è l'Efte, un polimero plastico con eccellenti proprietà termiche ed elastiche, su cui avviene la proiezione.
Un esempio molto specifico del tema della rasterizzazione delle superfici è rappresentato da un progetto di Jean Nouvel, ovvero la facciata dell'IMA di Parigi. Gli elementi sono disposti in modo da creare un tema orientale sulla facciata, caratterizzando la facciata stessa e quindi anche la struttura.
Forse più di ogni altro architetto, Toyo Ito ha fatto da spartiacque nel ragionamento e nell'incorporazione delle tecnologie informatiche in architettura. Nel suo lavoro è sempre riuscito a stupire intersecando le storie specifiche che caratterizzano il progetto stesso con i mezzi tecnologici. Un esempio di questa ibridazione è il progetto Sendai Mediatheque del 2001.