FLEP

Flaminio LuminEcoPaths


Nella prima fase del nostro progetto ci siamo concentrati su alcune criticità e risorse presenti nell'area di studio, elaborando successivamente un concept basato sulla risoluzione e sul rafforzamento delle disamine riscontrate.

Criticità di Base

Eccessive aree con pavimentazioni non permeabili. Degrado urbano ed abbandono di infrastrutture fondamentali e aree commerciali. Mancanza di infrastrutture per servizi primari e secondari di nuova generazione che garantirebbero un efficienza ambientale al passo con l’edilizia e la progettazione moderna. 

Risorse 

Poli di attrazione turistica come il MAXXI e l’Auditorium Parco della Musica, poli sportivi come il Palazzetto di Pierluigi Nervi e lo stadio Flaminio. Presenza di infrastrutture fondamentali come i binari del tram con la linea 2 e le arterie stradali di corso Francia e del lungo Tevere. Aree con spazi ampi e ariosi che se sfruttate meglio potrebbero portare un benessere maggiore ai cittadini ed all’economia del quartiere. 

Concept

Prendendo in considerazione L’area che parte da piazzale manila e che arriva davanti al palazzetto di Pierluigi Nervi appena prima di incrociare l’asse di via Guido Reni, il gruppo propone un annullamento della viabilità carrabile in entrambe le strade dei due sensi di marcia del tram della linea 2, con l’inserimento di piste ciclabili, ampliamento dei marciapiedi, sostituzione di pavimentazione in asfalto e cemento con terreni verdi permeabili. Visti i lavori da dover effettuare si andrebbero anche a ripensare i servizi primari e secondari con l’aggiunta di un prezioso sistema per il ricircolo ed il riuso delle acque piovane o chiare e un nuovo sistema di smaltimento più efficiente delle acque scure. Come già inserito in altre idee si prevede di spostare il capolinea della linea del tram 3 da Valle Giulia fino ad arrivare al piazzale Apollodoro per poi gestire un nuovo capolinea intorno al palazzetto, sotto corso Francia a servizio della zona, con una notevole maggiorazione del possibile flusso di passeggeri grazie proprio alla presenza di importanti poli sportivi (elencati prima) e artistico-culturali quali l’auditorium e il vicinissimo museo Maxxi. Ovviamente il lavoro di implementazione dell’infrastruttura dei binari sarebbe minimo poiché l’interscambio tra viale Tiziano e viale delle belle arti è già presente e si tratterebbe di un semplice prolungamento di pochi metri dalla fermata di piazzale Apollodoro fino a girare tutto intorno al palazzetto dello sport. In fine si andrebbe a proporre un rinnovamento delle 4 fermate del tram presenti ai confini della zona individuata con nuove sedute e pensiline tecnologiche, intelligenti ed ecosostenibili, con schermi, sensori per il tram tetto a captazione solare e recupero delle acque meteoriche. 

La crisi come scenario urbano 

Piuttosto che di crisi, nel nostro caso si può parlare di scenario, in quanto la vicinanza dello stadio flaminio, del palazzetto dello sport e dell’auditorium, portano degli improvvisi afflussi di persone e spettatori che vanno ad alterare non soltanto la circolazione urbana di veicoli, trasporto pubblico o spazi ciclopedonali, ma soprattutto la percezione dell’area e la sua fruibilità e la sua sicurezza. Si immagini un giorno in cui anche soltanto due dei tre grandi poli attrattori della zona dovessero ospitare eventi: una partita nello stadio flaminio e un concerto all’interno di una delle sale dell’auditorium, l’area inizierebbe ad essere in poco tempo popolata da migliaia di persone. Il consumo di energia sarebbe anch’esso in poco tempo raddoppiato se non triplicato, la sicurezza degli spettatori dovrebbe essere garantita da un dispiegamento di forze dell’ordine, vigili e personale sanitario molto più ampio piuttosto che in una giornata normale. Per non parlare dell’uso maggiore del servizio di trasporto pubblico presente nella zona. Una frenesia che potrebbe essere gestita (durante quest’epoca) non soltanto con la forza, il pensiero e l’organizzazione umana, ma anche dagli aiuti dell’information tecnologies. Il problema del tram e dell’afflusso di persone grazie ai mezzi pubblici potrebbe essere tranquillamente risolto grazie a sensori che captino l’aumento di gente all’interno delle aree designate cosi da mandare dei segnali in centrale e far aumentale la frequenza di passaggio, il numero dei mezzi e la velocità stessa del servizio (favorendoli negli incroci con i semafori, ma anche diminuendo il tempo si fermata sia nelle fermate meno usate che nei capolinea). Il problema dell’energia potrebbe essere risolto con delle accortezze ambientalistiche degne dei nostri tempi: installazioni architettoniche con integrazioni ingegneristiche in grado di generare notevoli quantità di energia pulita e rinnovabile. Queste istallazioni non avrebbero soltanto il compito di produrre energia, ma proprio come nel progetto dell’architetto Franciosini per il museo della scienza, potrebbero raccogliere le acque meteoriche, essere fornite di sensori per il controllo della temperatura, del vento dell’umidità e in caso rilasciare ad esempio vapore in caso di clima troppo secco per mantenere livelli igrometrici ottimali. Gli stessi tram e autobus potrebbero aiutare, grazie ai sensori, nel captare e gestire tra i più disparati dati come l’inquinamento e la concentrazione di polveri sottili, l’afflusso e il numero di passeggeri e di persone in una determinata area oppure ad esempio il livello di riempimento delle isole ecologiche cosi da poter inviare gli operatori per le operazioni di scarico solo ed effettivamente ogni volta che serve. Nelle istallazioni inoltre, potrebbero essere inseriti degli schermi di ultima generazione con grandissimi gradi di definizione, curvature a piacere e spessori infinitesimi che sarebbero in grado di informare lo spettatore non solo con i dati raccolti da tutti i sensori prima descritti, ma anche su temi di carattere sociale, come la bassissima percentuale di laureati presenti in Italia a confronto dei numeri europei, oppure il basso numero di italiani che legge libri. Gli schermi inoltre diverebbero spazio essi stessi, mutando in base al clima oppure ad eventi percepiti dai sensori. 

Interazione Tecnologia Ambiente 

Il percorso è uno se non il tema fondamentale della nostra area di progetto, di fatti la zona modificata dalla disposizione odierna a seguito del nostro intervento ritrova il suo fulcro nel nuovo itinerario del tram e nelle connessioni tra i fulcri catalizzatori presenti quali, il Palazzetto dello sport, l’auditorium, oltre ai nuovi edifici presentati all’interno del corso di sintesi che sono le “Techno Hill” ovvero il nuovo centro per lo sviluppo tecnologico. E le nuove strutture del “Flaminio Eventi” strutture a servizio del polo sportivo nel quartiere flaminio. Avendo visto quindi tutte queste nuove strutture e relazioni diviene lampante il perché dell’importanza del percorso, il quale ha il fine di legare al meglio tutti questi aspetti. Nasce quindi così la necessità di trovare una tipologia di percorso adatto a questa situazione. La scelta che abbiamo deciso di adottare è quella utilizzare una pavimentazione intelligente, le pavimentazioni a LED rappresentano una tecnologia innovativa che integra luci LED direttamente nel materiale del pavimento. Questa soluzione trova applicazione in vari contesti, tra cui spazi pubblici, strade, piazze e ambienti interni come centri commerciali. I benefici delle pavimentazioni a LED sono molteplici. Innanzitutto, offrono possibilità estetiche, consentendo la creazione di disegni illuminati o effetti dinamici. Possono migliorare la sicurezza attraverso indicatori luminosi che guidano pedoni o veicoli, particolarmente utile di notte. La programmabilità delle luci consente una personalizzazione flessibile, adattandosi a diverse esigenze o eventi. Proprio questa alta personalizzazione potrebbe essere utilizzata per incanalare flussi di persone in caso di eventi, oppure per creare giochi interattivi con chi ne usufruisce durante le ore di buoi della giornata. Inoltre, le pavimentazioni a LED contribuiscono all'efficienza energetica grazie a tecnologie a basso consumo. Possono integrare sistemi di segnaletica luminosa, fornendo informazioni utili come indicazioni stradali o avvisi di sicurezza. In alcuni casi, possono anche offrire esperienze interattive, come pavimenti sensibili al tocco. Questo potrebbe essere infinitamente utile soprattutto in relazione con il tram, fungendo da indicatore preventivo del passaggio di quest’ultimo. 

Glowing trees: alberi luminescenti 

Gruppi internazionali di biologi, scienziati e specialisti sono impegnati nello sviluppo di "Alberi Luminosi", un'iniziativa che si avvale della biologia sintetica per emulare l'illuminazione artificiale in maniera organica. Nella ricerca di alternative meno invasive ai diffusi sistemi a LED, alcuni ricercatori universitari hanno applicato nanoparticelle d'oro sulle foglie della pianta Bacopa Caroliniana, esponendole poi a raggi ultravioletti. Questo processo, noto come Risonanza Plasmonica Superficiale, ha permesso alla clorofilla di produrre una luce di tonalità rossiccia. Parimenti, altri team stanno sperimentando con la pianta Arabidopsis thaliana, cercando di farle emettere luce blu mediante l'integrazione di geni derivati dalle lucciole. Il principio alla base degli "Alberi Luminosi" è la bioluminescenza, che attraverso l'introduzione di geni specifici nelle piante, le rende capaci di illuminarsi autonomamente. Questo processo si articola in tre fasi: la progettazione del DNA specifico tramite software specializzati, la stampa del DNA con tecnologie avanzate e infine la personalizzazione del DNA inserito nell'organismo ospite. La bioluminescenza, fenomeno già presente in natura in oltre 20 forme diverse, si basa sull'interazione tra luciferina e luciferasi, responsabili dell'emissione luminosa in organismi come lucciole e alcuni tipi di batteri. Questa riproduzione scientifica di un fenomeno naturale mira a creare un'integrazione armoniosa tra specie differenti, senza alterarne le caratteristiche o causare danni all'ambiente. L'introduzione degli "Alberi Luminosi" nel contesto architettonico apre nuove frontiere per il design urbano e la sostenibilità ambientale. Questi organismi geneticamente modificati possono essere utilizzati per rivoluzionare l'approccio all'illuminazione negli spazi esterni, nei parchi, lungo le vie cittadine e negli spazi pubblici, offrendo una soluzione che combina bellezza naturale, efficienza energetica e integrazione ecologica. 

Illuminazione Sostenibile: Gli "Alberi Luminosi" forniscono una fonte di luce completamente rinnovabile, riducendo il fabbisogno di energia elettrica e le emissioni di CO2 associate all'illuminazione tradizionale. 

Design Biofilico: L'uso di piante e alberi bioluminescenti in progetti architettonici incoraggia l'adozione del principio biofilico, che mira a integrare elementi naturali negli ambienti abitativi, migliorando il benessere psicofisico degli abitanti. Arredo Urbano Innovativo: Gli "Alberi Luminosi" possono trasformare l'estetica delle città, creando atmosfere magiche e immersive. Possono essere utilizzati per delineare percorsi, creare punti focali visivi e arricchire i paesaggi urbani con tocchi di luce vivente. Riduzione dell'Inquinamento Luminoso: A differenza dell'illuminazione artificiale tradizionale, gli "Alberi Luminosi" potrebbero produrre una luce più diffusa e meno intensa, contribuendo a ridurre l'inquinamento luminoso e a preservare l'oscurità naturale nelle ore notturne. Educazione e Sensibilizzazione Ambientale: L'implementazione di queste soluzioni innovative può servire come strumento educativo per sensibilizzare la comunità sull'importanza della sostenibilità, della biodiversità e della conservazione energetica. In conclusione, l'integrazione degli "Alberi Luminosi" nell'architettura non solo promette di rivoluzionare il modo in cui pensiamo all'illuminazione urbana, ma offre anche l'opportunità di riconnettere gli spazi abitati con la natura, promuovendo un futuro più sostenibile e armonioso. 

INTERVENTI DI PROGETTO

BANCHINA

In previsione di riposizionare la fermata che insiste nella nostra area di intervento e quelle immediatamente limitrofe, si è deciso di progettare delle nuove pensiline dal design moderno da posizionare in corrispondenza delle fermate stesse. La funzione di queste nuove strutture sarà duplice in quanto permettono di garantire riparo agli utenti che attendono l’arrivo del tram e al tempo stesso assorbire l’acqua piovana attraverso una copertura con tetto verde che amplia la superficie permeabile dell’area. Nei display interattivi posizionati nelle pensiline sarà possibile visualizzare informazioni relative ai tempi di attesa, pubblicità o contenuti multimediali di vario genere (sia artistici che letterali). La copertura verde della pensilina si prolungherà verso il basso al fine di creare eventuali sedute che possano essere sfruttate anche da chi non è in attesa del tram. 

PADIGLIONE

All’interno dell’area verde che si articola attorno alla linea del tram si andranno a progettare anche dei padiglioni dotati di articolate coperture a pannelli solari le quali permettono di produrre energia elettrica da utilizzare per alimentare i display posti all’interno dei padiglioni stessi, quelli nelle pensiline in corrispondenza delle fermate oppure i sensori che articolano i giochi di luce della pavimentazione LED. Il rivestimento interno dei padiglioni si compone di display i quali permetteranno all’utente di vivere un’esperienza immersiva, inoltre al loro interno saranno posizionati dei display interattivi della stessa tipologia di quelli previsti nelle pensiline delle fermate. 

Pannelli Solari Dynamo: https://dynamoenergies.com/it/

L'emergenza Idriaca - Progetto di Edoardo Alegiani e Shamia Golam

All'interno della nostra area abbiamo poi collaborato con Edoardo Alegiani e Shamia Golam, i quali sono andati a collocare all'interno della nostra area le loro installazioni. Quest'ultime hanno come obbiettivo quello di raccogliere le acque meteoriche all'interno di vasche di contenimento posizionate nel sottosuolo. L'obbiettivo è contribuire al mantenimento sostenibile delle risorse idriche nella zona. L'intervento andrà anche a creare spazi pubblici interrati, che quando voti potranno essere adoperati come playground, mentre quando pieni diventeranno specchi d'acqua.

link progetto:https://www.aearchitect.it/aearchitect/home/it-caad/manifesto/prog

TRASFORMAZIONE DELL'AREA